Crediamo che ci sia una vasta componente della società seregnese e italiana che abbia voglia di riformare la vita civile e politica attraverso una più diretta partecipazione dei cittadini alle scelte orientative. Crediamo che sia giunto il momento di consentire l’accesso a tutte quelle persone che hanno passione civile e politica e che per varie ragioni non hanno avuto possibilità di accesso ai meccanismi di governo.
Crediamo si debba raccogliere il consenso di migliaia di cittadini che non si identificano negli attuali partiti e che hanno diritto a una piena rappresentanza.
Crediamo sia necessario uscire dallo stato attuale di declino dei valori civili e politici, restituendo dignità ai valori della partecipazione, della democrazia, della libertà, della valori e del lavoro.
Crediamo in una politica che guardi al presente e al futuro, che veda la condivisione di ideali e progetti, nel rifiuto di una politica demagogica o urlata.
Consapevoli del fatto che la situazione sociale and economica che il Paese sta attraversando è difficile, che la possibilità di attingere a risorse finanziarie pubbliche è assai limitata, che la difficoltà economica di molte famiglie è un dato in espansione; che la politica fatica a dare risposte, con il conseguente allontanamento da questa di settori sempre più ampi di cittadini, Vogliamo tuttavia partire proprio da questo contesto per iniziare un movimento di reazione, in cui, spinti dai valori sopra citati, si cerchi di richiamare i cittadini all’assunzione di una comune responsabilità verso una condivisa soluzione dei problemi e una successiva fase di sviluppo. La politica, cioè la responsabilità del governare, dell’orientare, dell’utilizzare le varie risorse, deve tornare ad essere centrale nell’azione collettiva; certamente non più secondo the modalità di sparizione del potere stesso e non più al fine di conservare questo potere per finalità estranee al bene pubblico. La dignità della politica deve essere dunque rifondata e ricondotta dentro i corretti binari che garantiscono la trasparenza e l’efficienza delle azioni.
Non s’intende neppure demonizzare l’universo dei partiti, ai quali si augura un’autentica rifondazione e ritorno al servizio delle diverse collettività , lontani dalla gestione e dagli interessi troppo spesso personali, di gruppo o di lobbies. Riteniamo, infine, che ci sia una vasta sensibilità, un bisogno di partecipazione, una voglia di ricostruzione che devono trovare voce e ascolto in nuovi spazi, in questo momento appunto al di fuori dei partiti, ancora impegnati in tatticismi e strategie non trasparenti. Per questo, anche per la nostra Città, vogliamo creare un luogo dove ridiscutere e riprogettare in libertà, ciascuno secondo le proprie competenze e caratteristiche, per costruire un nuovo progetto culturale e politico insieme.
Ascolto dei cittadini attraverso forme e momenti strutturati che consentano di conoscere le esigenze del territorio. Recupero della collaborazione con il tessuto associativo locale. Attribuzione di incarichi e responsabilità in base ai critieri di competenza e di merito.
Trasparenza, sobrietà ed efficienza nella amministrazione della cosa pubblica. Pari dignità alle realtà ed alle esigenze di tutti i quartieri, periferici e centrali. Interventi di rilancio per l’economia locale. Sostegno alle iniziative culturali nelle diverse forme. Sostegno alle famiglie
Abbiamo sempre prestato attenzione a ciò che accade nella nostra città. Siamo donne e uomini delle nuove e delle vecchie generazioni che desiderano mettere la propria esperienza e impegno al servizio dei cittadini di Seregno.
L’associazione è stata creata con atto costitutivo a Dicembre 2012 insieme a Amati Pietro, Cesana Felice, Crippa Mariagrazia, Gavazzi Cesare, Giuliani Pietro, Pelletti Luigi, Trabattoni Guido, Trabattoni Gabriele, Mariani Carlo.
Il nuovo consiglio direttivo a partire da Luglio 2023 oltre alla Presidente Angela Mariani è formato da: Maria Cristina Drogo (Vice Presidente), Giovanna Barbera (Segretaria), Umberto Borgonovo (tesoriere), Pietro Amati, Fabrizio Radaelli e Rino Drogo.